Situazione Sanitaria

L'entrata in funzione del moderno sistema sanitario messicano è avvenuta nel 1943 con l'istituzione del Ministero della Salute e dell’Istituto Messicano per la Sicurezza Sociale (IMSS).

Da allora però il sistema sanitario messicano non ha fatto molti passi in avanti, specialmente a livello pubblico. Il governo, infatti, dedica alla sanità soltanto il 5,6% del PIL, non aiutando in questo modo lo sviluppo di tale settore. Soltanto dal 2004, con l'introduzione del Seguro Popular, assicurazione sanitaria popolare che offre un accesso gratuito ad una serie di prestazioni sanitarie alle persone non assicurate come lavoratori autonomi, disoccupati e tutti coloro che non godono di un lavoro formale e continuativo, ha fatto un passo in avanti.

Dall'altro lato della barricata ci sono invece le strutture sanitarie private, in grado di offrire tutti i tipi di interventi e cure, anche se sono particolarmente onerosi.

Pertanto si consiglia, prima di recarsi nel paese, di stipulare un'assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura totale delle spese mediche, anche un eventuale rimpatrio aereo sanitario di emergenza o il trasferimento in altro paese.
Generalmente questo tipo di assicurazione viene proposto dalle agenzie di viaggi, tuttavia è sempre bene informarsi a riguardo, sia presso l'agenzia sia presso le autorità competenti.

In alcune zone del paese persiste anche un rischio di contrazione della malaria, specialmente nelle zone costiere.
La trasmissione avviene tramite puntura di una zanzara infetta del genere Aedes.
Sono consigliate pertanto le seguenti misure preventive:
- indossare abiti di colore chiaro con maniche lunghe e pantaloni lunghi;
- evitare di utilizzare profumi;
- applicare prodotti repellenti per gli insetti;
- alloggiare in stanze dotate di aria condizionata o eventualmente di zanzariera alla finestra o sopra il letto (quest'ultima va rimboccata sotto al materasso);
- in caso di febbre rivolgersi ad un medico ed evitare il “fai-da-te”.

Nella capitale del paese invece è presente un cronico e pesante inquinamento atmosferico che, specialmente nella stagione secca (da novembre a maggio), può causare disturbi come infezioni alle vie respiratorie, bruciori agli occhi, nausea e cefalea.
Inoltre l'elevata altitudine (2300 m.s.l.m.) può essere pericolosa per persone che soffrono di problemi cardio-circolatori o di respirazione.

Per l'ingresso nel paese non sono richieste vaccinazioni, tuttavia è meglio consultarsi con un medico prima di partire, al fine di stabilire se per il soggetto sono necessarie vaccinazioni per la prevenzione di malattie come epatite, salmonella e morbillo.

Si consiglia inoltre di:
- evitare di bere acqua del rubinetto, bevande non in bottiglia, non utilizzare ghiaccio;
- evitare l'uso di cibi in vendita lungo le strade;
- disinfettare verdure fresche e frutta;
- consumare solo carne ben cotta.