Tijuana

Tijuana è la città principale dello stato messicano della Baja California e con circa 1.484.000 abitanti si classifica in sesta piazza tra le aree metropolitane più grandi del paese.
La città è situata lungo la costa dell'oceano Pacifico, confina con gli Stati Uniti, più precisamente con la città di San Diego, e comprende anche le Islas Coronado, che si trovano esattamente di fronte alla costa.

Inizialmente, nella zona in cui sorge Tijuana, vi erano gli accampamenti degli indiani Kumeyaay, che però vennero allontanati dal territorio quando nel 1542 arrivarono gli europei che, grazie al navigatore portoghese Juan Rodriguez Cabrillo, presero possesso del luogo.
Da quel momento la zona cominciò a svilupparsi lentamente fino al 1848, quando in seguito alla guerra tra Messico e Stati Uniti, i primi persero l'Alta California e di conseguenza Tijuana diventò la porta d'accesso verso gli States.
Iniziò un grande sviluppo e l'11 luglio 1889 venne fondata ufficialmente la città di Tijuana.
Sin dall'inizio divenne attrazione per i turisti statunitensi che, a causa del proibizionismo in vigore nel loro paese, si recavano qui per bere e divertirsi.

Dal punto di vista economico Tijuana si regge sulle maquiladoras, fabbriche dove vengono assemblati prodotti che verranno poi venduti sul mercato statunitense. Le maquiladoras sono molto diffuse in Messico per via del minor costo della manodopera. In città oltre 185 mila abitanti sono impiegati nelle maquiladoras.

Tijuana non è una città particolarmente affascinante per i turisti perché, se da un lato è vero che ci sono attrazioni come il Museo delle cere, Plaza Monumental e il Museo El Trompo (scienza e tecnologia), dall'altro lato bisogna fare i conti con una città priva di strutture in grado di ospitare il turismo di massa ma soprattutto con una città decisamente violenta.

Da diversi anni ormai Tijuana è diventata città nota per due motivi: clandestini e droga.
La frontiera che separa la città messicana dalla contea di San Diego, infatti, è la più trafficata del mondo, con oltre 50 milioni di persone all'anno che la valicano legalmente.
Qui giungono ogni giorno centinaia di persone disperate disposte a tutto pur di valicare il confine. Ad aiutarli in questa difficile impresa ci sono i "coyotes", equivalente messicano degli "scafisti" che portano clandestini in Italia.
Nel 1990 a Tijuana è stato costruito un muro, soprannominato "El Bordo" per impedire il passaggio di clandestini. Questa costruzione è il simbolo della fallita politica bilaterale tra i due stati sul tema della migrazione. Il muro è presidiato giorno e notte dalla Border Patrol, polizia di frontiera, che controlla ogni varco.

Oltre alla clandestinità, l'altro grande problema che affligge la città è quello della droga, o meglio, del controllo del mercato della droga. Infatti i maggiori cartelli dello stato cercano di dominare il mercato in questa zona, molto importante per via dell'estrema vicinanza con gli Stati Uniti. Sono pertanto all'ordine del giorno scene di violenza in diverse zone di Tijuana (da cui è meglio tenersi alla larga).

Tijuana è senza dubbio una città intrigante da certi punti di vista, ma anche estremamente pericolosa. É pertanto consigliato, se ci si reca, di rimanere entro le zone del centro cittadino, le più "tranquille".

Ultimamente è stato tentato un rilancio della città in chiave turistica ma purtroppo si è ottenuto solamente un gran fallimento. Un peccato, anche perché Tijuana è dotata di spiagge bellissime e gode di un clima estremamente favorevole.